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Le famiglia Rey

 

Lanze (delle) Lanzaria, de Lacenis)
Carlo Francesco Agostino
(Nato Torino, S. Giovanni 29 luglio 1668; + Bologna 18 maggio 1749). Ammaestrato don Caravaglio; pensionato di annue lire 5000 dal Duca Carlo Emanuele II (Testamento 1673, 12 giugno; confermato I, 677, 6 luglio) e riservatagli la pensione di 2 mila lire dello zio commendatore Vittorio (1672, 4 gennaio; patenti, 84, 64 v). Capitano di una compagnia di genti d’armi (1691, 10 febbraio); Cornetta nelle guardie del Corpo (1694, 12 maggio); generale di battaglia (1711, 26 febbraio); governatore di Aosta (1713, 21 settembre). Luogotenente maresciallo (1719, 4 novembre). Governatore della Savoia (1721, 28 febbraio). Accusato di peculato, fu, con sentanza contumaciale (1725, 19 febbraio), condannato nel capo e nella confisca; ma riparò a Bologna, dove, più tadi, e pedagroso, ebbe la consolazione di ricevere visita da Carlo Emanuele II, e rivedere il figlio (1747) che andava a Roma a prendere il cappello. Infeudato di Vinovo (1677, 6 luglio); investito (1680, 13 aprile); reinfeudato (1713, 25 settembre). Investito di Sale (1715, 27 luglio). Aggregato alla cittadinanza bolognese in forma amplissima (1747, 29 dicembre). Sposa (Torino, S. Giovanni, 16 gennaio 1692) Barbara Lodovica Piossasco di Piobesi (+ 5 febbraio 1721).
1 - Gabriella Marianna (nata Torino, S. Giovanni, 20 marzo 1699) (morta di parto, ottobre 1716). Sposa (Torino, 3 febbraio 1716) Carlo Silvestro di Carlantonio Saluzzo di Verzuolo.
2 - Carlo Vittorio Amedeo (XIII).

Carlo Vittorio Amedeo (Nato Torino, S. Giovanni 1 settembre 1712; + 15 gennaio 1784). Concessagli remissione della confisca paterna (1725, 27 febbraio) fu reinfeudato di Sale e Cassine di Strà (1730, 3 ottobre) che cede (1732, 15 ottobre) con Vinovo (2 ottobre) al Re. Educato nel Convitto di Superga (1732, 6 dicembre) e nel Seminario della Missione (1733-34). Bacelliere in Sacra facoltà (1735, 3 giugno); diacono (1736). Abate di S. Giusto di Susa (1743, 31 agosto); regio limosiniera e pro cappellano maggiore (1746, 11 ottobre). Investito della lautissima abbazia di Lucedio (1747, 2 maggio). Arcivescovo di Nicosia (1747, 15 aprile); grande elemosiniere (1747, 30 agosto) cardinale prete (1747, 2 ottobre) ; abate da S. Benigno di Fruttuaria (1749, 5 agosto). Prefetto della congregazione del Concilio (1775, febbraio). Di grande pietà, tutto si dedicò alle sue cure ecclesiastiche. Celebrò sinodo a S. Giusto di Susa, fondò il capitolo di S. Benigno dove edificò chiesa e canonica e lasciò erede il Seminario. Liberalissimo coi poveri. Volle che non rimanessero né la famiglia né le sostanze.

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